LA MIA FIABA AFRICANA

Sei entrato nella mia vita e da quella volta ogni giorno lasci un segno indelebile sul mio cuore.
Basta una parola e si crea un discorso, e da lì un altro legame tra il mio mondo e quello tuo.

Oggi per esempio mi hai parlato della felicità e anche di come affronti i problemi.

Mi dici sempre che la felicità può arrivare solo da dentro di noi.
Invece i problemi li metti in valigia ma adesso che ci penso non ti ho mai chiesto cosa fai con la valigia alla fine. 🤗

Adoro ascoltare la tua storia.
Voglio scoprire tutto quello che ti riguarda.
Voglio sapere come hai vissuto prima di incontrarti.
Voglio conoscere la tua cultura.
E poi amo guardarti mentre parli della tua terra con tanta emozione e sincerità. E anche orgoglio, molto orgoglio direi.

Guardo i tuoi occhi e poi le labbra mentre mi racconti con tanto amore la tua fiaba Africana.
Di nuovo guardo i tuoi occhi e ritorno a guardare le tue bellissime labbra. Sento la magia intorno a noi e ogni parola entra nella mia testa come una melodia d’amore.

Mentre descrivi quello che ami io cerco di respirare l’aria che ci unisce.
Si, a noi bianchi e a voi neri.
Perché respiriamo la stessa aria, e la stessa vita.
Ma a volte mi manca proprio quell’aria quando sei così vicino a me.

Ascolto il tuo racconto e sento il cuore che batte forte nel petto. Tutto il resto scompare… Case, persone, macchine, tutto!

Mi concentro di nuovo sul tuo sguardo e poi di nuovo sulle tue labbra mentre finisce il racconto e nasce un sorriso nel quale vedo specchiarsi tutte le stelle del nostro universo.

❤️

IMPARARE, CRESCERE, CONOSCERE

A volte le persone entrano nella nostra vita senza neanche immaginare di quanta magia ci portano.
Ognuna di queste ha il compito di insegnarci una lezione.
O sarebbe più corretto dire non sono loro che ci insegnano ma siamo noi che impariamo.

Io ho avuto onore di conoscere una di quelle anime che entra nella tua via e ti chiedi dove l’hai già visto.

Mi è successo proprio questo con un ragazzo Senegalese che ho incontrato per primo al nuovo posto di lavoro.

Ero ritornata da poco a vivere di nuovo in Italia e non seguivo notiziari già da tanti anni.
Anche se evito appena possibile di seguire cavolate condivise sui vari social da persone che non usano il dono della propria valutazione resta il fatto che questi non parlavano molto bene di suoi connazionali.

Ho visto condividere di tutto. Senza verificare da dove provengono le notizie.

Io invece valuto da sola le persone e non seguo mai il notiziario.

Mai!
Non ho neanche il televisore in casa.

Ho cominciato a lavorare e questo ragazzo era molto gentile chiedendomi ogni tanto “Come va?” ma avevo tanto lavoro da sbrigare, tante cose nuove da imparare e tutto questo a 200°C.
Almeno mi sembrava così dato che ero in continuo movimento.

Mi piaceva quello che facevo e più impegni avevo da sbrigare, più mi divertivo.
Da sola.
Scambiando poche parole con poche persone.
Non ero lì per fare amicizie.

Questo ragazzo passava davanti a me e mi succedevano una specie di deja vu in piccoli flash dove il mio inconscio cercava di capire perché ho la sensazione di conoscerlo già.
Poi però presa da tanto lavoro dimenticavo tutto.

Ero sicura di non averlo incontrato mai prima e quindi non lo conoscevo. Punto! Continuavo a lavorare.
Lavoravo molto e i risultati si vedevano.
Niente altro mi interessava.
Nessuna distrazione.

Fino a quando un giorno ritornando a casa ho rivisto lo stesso ragazzo scendere dal mio treno. Sono scesa prima io e non l’ho riconosciuto senza la divisa.
Per qualche motivo ho alzato di nuovo lo sguardo perché mi assomigliava a qualcuno.
Questa volta mi ricordava se stesso.
Mi ha fatto la linguaccia e solo così ero sicura di conoscerlo. 😂

Da quel giorno ha attirato la mia attenzione.
Ho cominciato a conoscerlo meglio.
Ogni volta che mi passava davanti ammiravo la sua bellissima energia!

Io amo gli uomini con l’energia stile “Ho tutto sotto controllo!”
Quelli sono UOMINI veri ma anche rari.

Uomo non deve cercare di dimostrare niente a nessuno.
E lui è così.
Sereno.
Sa cosa vuole e quali sono i suoi obiettivi.
E se per ottenerlo deve fare anche i sacrifici come turni dalle 8 alle 22, (TRE GIORNI DI SEGUITO!!!!!!) lui lo fà.

Ma sa anche dove e quando mettere un punto dopo il quale non andrà oltre.

Come per esempio dividere i volantini all’interno di un negozio e nell’era di Digital marketing.

L’ho preso in giro dicendogli che li doveva distribuire dato che un caporeparto li aveva lasciati a lui.

Il suo lavoro invece non ha niente a che fare con i volantini. Anzi lo distrae soltanto e non potrebbe svolgere bene tutti e due insieme.

Si è rifiutato lasciandoli tutti a me.

Lui non lo sà ma siccome io avevo fatto la stessa cosa il giorno prima, l’ho ammirato tantissimo.

Parlando con alcuni ragazzi neri mi sono resa conto che di solito, ho la consapevolezza di parlare con una persona nera.

Parlavo con lui e inconscio non vedeva ne pelle nera ne di nessun altro colore.

Come se fosse stato trasparente.

Giuro! È stata una strana scoperta per me. Non saprei spiegarla meglio di così.

Ma torniamo al racconto…

Dopo un po’ di tempo il lavoro non era così gratificante come prima e lui riusciva a farmi passare quelle giornate più velocemente possibile.

Una breve chiacchierata.
Un occhiolino.
Un sorriso.
Qualche presa in giro. Reciproca.
E passavano anche le giornate più grigie.
Quando non c’era mancava.

Quando c’era spesso dopo una breve chiacchierata trovavo ispirazione per un tema di cui scrivere.

Lui appartiene a un altra cultura.
Un altra religione.
Un altra lingua o meglio dire lingue.
Un altro continente.
La sua pelle è di un altro colore.
Ma il cuore di tutte le persone è uguale.

Conoscere persone che vengono da una realtà completamente diversa ci arricchisce. Sempre!
Come i viaggi dai quali non torniamo mai la stessa persona che eravamo prima della partenza.

Tutto quello che impari durante i viaggi ti rende più ricco anche solo perché ha rotto la routine, perché conosci posti, persone, tradizioni, lingue e culture diverse.

Così anche il suo suggerimento di leggere il Corano.
La prima reazione era “Questo è pazzo!”

Invece perché no?
Io che sono nata in famiglia cattolica ma non praticante, il consiglio l’ho preso seriamente.
Non per cambiare religione ma per imparare, capire, crescere, conoscere.
E soprattutto perché non sai mai da dove verrà la prossima lezione da imparare.

Non possiamo vivere nella paura.

E la paura ci viene solo perché non conosciamo quello che temiamo.

Non possiamo neanche aspettare che facciano sempre gli altri il primo passo verso di noi.

Perché non provare a cercare di capire quello che temiamo? Per quale motivo proviamo paura?

Cosa abbiamo sentito al riguardo?

Siamo sicuri che sia la verità? È una fonte attendibile?

E vorrei chiudere con il complimento più bello che puoi ricevere da una persona nera è:

“Tu sei bianca ma hai il cuore nero!”

Grazie di essere entrato nella mia vita!
🙏🏿

Dedicata a Mouhamed ❤️


Immagine by : OUT OF AFRICA, II edizione a Catania